Continui con questo "tasto dolente" guarda che ti fa male è bello sognare ma tu hai un chiodo fisso vabbhè vediamo se apriamo un nuovo topic:Colletta per comperare una "Pagani Huayra per sir Renny" un Uomo che merita partecipate numerosi!
Registrato: Nov 08, 2008 Messaggi: 5764 Località: Latina (LT)
Inviato: Mer Apr 06, 2011 8:30 pm Oggetto:
Nuvolari.tv ha scritto:
Da sempre, la storia dell'uomo è costellata della volontà di lasciare un segno tangibile nella storia, di poter rappresentare un modello per le generazioni a seguire. E' sempre stato uno degli ideali massimi dell'essere umano, quello di poter vivere in eterno attraverso le proprie opere ed il proprio ricordo.
Così in tutti i campi, si è arrivati a personaggi che hanno raggiunto l'eccellenza pura, quella imperitura nei secoli, e a cui ci si ispira. Nel mondo dello sport si possono fare molteplici esempi come Ayrton Senna, Mohammed Alì o Diego Maradona, così come nel mondo dell'arte, con Leonardo o Michelangelo, tanto per citarne due. E non è detto che i vari mondi non si possano incontrare. Perchè l'eccellenza si ispira sempre all'eccellenza.
Nel mondo che più di tutti fonde il furore dionisiaco con l'equilibrio apollineo, il mondo dei motori, uno dei personaggi che riesce a fondere arte e tecnica allo stesso tempo è sicuramente Horacio Pagani. Così come Enzo Ferrari o Ferruccio Lamborghini, ha mostrato al mondo cosa significhi l'eccellenza automobilistica. Figlio di un fornaio di un piccolo paese argentino, ha mostrato la sua arte fin dai 12 anni, quando realizzava modellini assolutamente dettagliati con materiali di fortuna.
La sua biografia ripercorre diverse tappe fondamentali, una delle quali è sicuramente l'incontro con Juan Manuel Fangio, cinque volte campione del mondo di Formula 1, che lo avvicinerà a Modena. Perchè Horacio, prima ancora di mettere in atto in pieno il suo sogno, l'Atelier di San Cesario sul Panaro dove si fanno nascere le Pagani automobili, ha conosciuto la fatica, il sudore, le delusioni, le prime soddisfazioni con il team di progettazione della Lamborghini Diablo, e tanto ancora.
Ma per raccontare Horacio Pagani, non ci si può soffermare al singolo mondo dei motori. Ci si deve avventurare nel mondo dell'arte, della cultura, della letteratura....per capire Pagani bisogna saper cogliere le sfumature della vita. E' per questo che le Automobili Pagani offrono qualcosa di speciale a chi le desidera e a chi le possiede. Celano dentro di se, come chiunque realizzi le vetture con passione e profondità e arte, un'anima da capire. E da far ruggire.
Quattroruote ha scritto:
A trovartelo davanti, uno come Horacio Pagani ti fa una strana impressione: "Hai osservato bene i dettagli?" - ti fa, voltando lo sguardo per un attimo verso la sua Huayra - "sono tutti ricavati dal pieno!" E mentre lo dice sembra uno dei nostri, uno che quando parla di automobili gli si accende lo sguardo. Poi pensi che quello sguardo lì, quella passione, quell'orgoglio straordinario poteva benissimo essere quello di Enzo Ferrari, di Ferdinand Porsche (padre), di Soichiro Honda... gente così, insomma.
Un'emozione condivisa. È lo stesso Horacio Pagani a introdurre la Huayra alla platea di "amici, gente che è arrivata da tutto il mondo, giornalisti, clienti e colleghi di lavoro" che affollano la sala conferenze del quartier generale della Pirelli, a Milano: "È più difficile portare avanti questo discorso che lavorare per sette anni nel progetto di una macchina", esordisce il costruttore argentino, scaldando l'anima agli astanti. Poi ringrazia i padroni di casa, raccontando un aneddoto.
Stimolato dalla concorrenza. "Nei primi anni duemila - racconta il costruttore argentino - quando tutti i grandi Costruttori stavano lanciando le loro supercar - Ferrari Enzo, Porsche Carrera GT, McLaren F1, Mercedes SLR - ho pensato che era necessario progettare una macchina nuova, con un nuovo design, creare un nuovo telaio, nuove sospensioni, una macchina dal punto di vista aerodinamico completamente diversa da quello che era la Zonda. Un impegno non indifferente per una piccola Casa automobilistica che era nata quattro anni prima e che comunque era già molto impegnata nello sviluppo della Zonda".
Aerodinamica attiva. La Huayra è una vettura che ha circa 4.000 componenti, escluso il motore e il cambio: "Partire da un foglio bianco per progettare una nuova vettura e mettere insieme tutti questi componenti - ammette Horacio Pagani - è un lavoro abbastanza arduo. La Huayra è la prima vettura al mondo con l'aerodinamica completamente attiva: ha quattro flap alle estremità , che vengono comandati da una centralina che legge gli angoli di imbardata, le forze laterali, la pressione dei freni, l'angolo di sterzata. La centralina è quindi in grado di capire in quale situazione si trova la macchina in quel momento e in base a quello cambia l'altezza della parte anteriore della vettura e fa lavorare questi flap".
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